Primo allenamento novembrino

E un’altra settimana comincia con Pianeta Portiere! Ieri sera infatti si è svolta regolarmente la prima seduta di novembre nonostante una leggera pioggerellina cadesse sul manto sintetico di Nibionno.
Nonostante qualche defezione dovuta ai primi malanni di stagione, la serata è stata più che positiva con tutti i giovani atleti pronti a seguire le indicazioni dei loro istruttori.
Il gruppo dei piccoli, sempre capitanati da Mister Di Maria e Mister Caroli, ha svolto una serie di giochi ed esercizi mirati alla tecnica piedi: divertenti, impegnativi ma sicuramente utili ai nostri allievi.
Il gruppo dei ragazzi più grandi ha cominciato l’allenamento con l’ormai immancabile parte coordinativa per attivare velocemente muscoli e cervello, quindi si è affidata ai rispettivi mister per completare la parte tecnica a loro più congeniale.

Scopriamo oggi altri due nuovi, anzi nuovissimi istruttori che da quest’anno fanno parte dello staff di Pianeta Portiere: il nostro ex allievo (ora passato dall’altra parte della barricata) Davide Stefanoni e Paolo Volpe, assoluta new entry nel gruppo.
Mettiamoli a confronto……intervista doppia!

Incominciamo con la domanda che stiamo facendo anche a tutti i nostri ragazzi: come mai ha scelto il ruolo del portiere?

Paolo: Ad essere sincero ho cominciato a giocare come difensore poi al secondo anno di esordienti ho deciso di provare a giocare in porta anche a causa della mancanza di un portiere. Mi sono subito trovato a mio agio e da lì è “decollata” la mia passione per questo ruolo.
Davide: Anch’io ho cominciato da difensore però mi capitava spesso di commettere falli di mano così un bel giorno mi sono detto: visto che la prendo sempre con le mani, perchè non provo a giocare da portiere? E lì mi sono innamorato del ruolo e dell’idea di essere un giocatore speciale all’interno della squadra.

Ci racconti un tuo bel ricordo da giovane portiere?

Paolo: Ce ne sono davvero tanti anche perchè come diceva Mister Davide Stefanoni ti sentivi davvero importante: eri il numero uno, potevi prendere la palla con le mani, l’area di rigore era il tuo regno. Magari piccole cose che però ai miei occhi di bambino mi rendevano speciale.
Davide: io ricordo con piacere gli inizi della nuova stagione, durante la preparazione. Conoscevi sempre nuovi ragazzi con cui fare amicizia e lo stare insieme, condividendo momenti dentro il campo e negli spogliatoi era qualcosa di particolare.

Qual è la dote che un preparatore dei portieri deve assolutamente avere?

Paolo: Credo sia importantissimo il rapporto umano che si instaura: il preparatore deve incoraggiare i propri atleti e sostenerli soprattutto nei momenti di difficoltà. Poi chiaramente ci sono le competenze tecniche e la capacità di dare le giuste correzioni in un modo corretto ed efficace.
Davide: concordo ancora con Mister Paolo Volpe! Il preparatore, specie per i più piccoli, deve essere una sorta di fratello maggiore che li guidi attraverso la scoperta del ruolo. Deve comunque esserci rispetto reciproco tra ragazzi e soprattutto esistono regole che vanno rispettate.

Un consiglio a tutti i ragazzi che si avvicinano al ruolo

Paolo: a volte scherzando dico che fare il portiere è una vocazione. Insomma: tutti si aspettano molto da te e spesso sei il primo bersaglio ad essere preso di mira quando le cose non vanno benissimo. Bisogna avere un bel caratterino e sapersi lasciare tutte le cose negative alle spalle: bisogna dare il massimo in ogni situazione.
Davide: concordo pienamente! A volte, specie quando si comincia a diventare più grandi, può essere un ruolo tosto dal punto di vista psicologico anche perchè devi saperti prendere alcune responsabilità. Il consiglio che mi sento di dare è quella di vivere il ruolo e lo sport più in generale con serenità, senza che diventi un’ossessione. E’ giusto dare il massimo e impegnarsi a fondo ma non si deve cadere in paranoie nel caso di errori.

 

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